Riso rosso fermentato: proprietà e controindicazioni

Donna con cuore

Spesso confusi l’uno con l’altro, il riso rosso e il riso rosso fermentato sono in realtà due prodotti completamente differenti: mentre il primo viene coltivato per uso alimentare, il secondo si ottiene facendo fermentare il classico riso bianco con un particolare lievito, al fine di ricavare un integratore utile ad abbassare i livelli di colesterolo. Scopriamo, allora, le proprietà, gli usi e i possibili effetti collaterali di questo riso rosso anticolesterolo.

Proprietà del riso rosso

Il riso rosso è una varietà di cereale che viene coltivato e consumato prevalentemente nei paesi dell’Asia orientale e centrale, soprattutto in Indonesia e Thailandia (molto famoso infatti è il Thai red thailandese). In Europa, invece, le sue colture si concentrano perlopiù in Camargue, regione meridionale della Francia, e in Italia nella Pianura Padana. Come suggerisce il nome, questa variante del noto cereale si presenta con lunghi chicchi di un intenso rosso scuro. In commercio esistono diversi sottotipi di riso rosso (chiamato anche riso rosso “selvaggio”), dal già citato Thai red thailandese al Java indonesiano o il Riz rouge de la Camargue. In genere, comunque, viene venduto nella sua forma integrale, quindi molto più ricco di fibre e di sostanze nutritive che invece si perdono attraverso la raffinazione dei cereali. Questa variante di riso è una delle migliori da un punto di vista nutrizionale perché è povero di grassi ma ricco di proteine, vitamine (soprattutto quelle del gruppo B) e sali minerali, in primis magnesio e fosforo ma anche ferro, potassio, manganese e zinco. Inoltre, l’abbondanza di fibre (la cui quantità è superiore a quella di un comune riso integrale) favorisce la salute intestinale, regolarizzando l’intestino e aiutando a ridurre il rischio di patologie come l’obesità o il diabete, dato che mantengono sotto controllo i livelli di glicemia. Il riso rosso è poi particolarmente abbondante di antiossidanti, specialmente di antociani. Oltre a conferire il tipico colore rosso, gli antociani sono noti per le loro proprietà antinvecchiamento, antinfiammatorie e protettive sulla microcircolazione, dato che vanno ad agire contro la fragilità capillare e la ritenzione idrica. Infine, il potassio contenuto lo rende un alimento ottimo per tutelare la salute delle ossa, prevenendo anche l’osteoporosi.

Proprietà e benefici del riso rosso fermentato

Il riso rosso fermentato, invece, si ottiene lasciando fermentare i chicchi del cereale con il Monascus purpureus, un lievito che in Cina viene usato da millenni nella produzione del vino di riso. È proprio grazie a questo lievito che il riso rosso fermentato acquisisce il suo tipico colore rosso-brunastro e, al tempo stesso, si arricchisce anche di monacolina K che è in grado di agire come una vera e propria statina naturale, inibendo la sintesi di colesterolo e abbassandone quindi i livelli nel sangue. Proprio per questo motivo il riso rosso fermentato da secoli è uno dei maggiori rimedi naturali della medicina tradizionale cinese per contrastare il colesterolo “cattivo” (LDL) e regolarizzare la colesterolomia totale. Tutto questo aiuta a prevenire l’insorgenza di numerose patologie cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte nei paesi occidentali. Inoltre, trattandosi di un integratore naturale, le compresse di riso rosso fermentato sono, di norma, tollerate molto meglio rispetto alle statine, ossia quei farmaci che comunemente vengono utilizzati per abbassare il colesterolo. Oltre a questi benefici, il riso rosso fermentato è ricco di flavonoidi, dei composti chimici di origine naturale che esercitano un’azione antiossidante in grado di contrastare i danni dei radicali liberi, migliorano la funzionalità epatica e stimolano il sistema immunitario. Infine, il riso rosso fermentato sembrerebbe apportare benefici anche all’umore e nella riduzione dello stress, per via dell’acido gamma-amminobutirrico (GABA) contenuto, neurotrasmettitore che stimola la sensazione di rilassamento.

Riso rosso fermentato: effetti collaterali

Sebbene tra gli integratori per abbassare il colesterolo sia quello che di norma è meglio tollerato dall’organismo, non significa che il riso rosso fermentato sia del tutto esente da effetti collaterali, anzi, nel corso degli ultimi anni (parallelamente alla sua diffusione sempre più massiccia) si sono ravvisati diverse reazioni indesiderate. Prima di assumerlo, perciò, devi sempre necessariamente rivolgerti prima al tuo medico curante che valuterà l’effettiva necessità, i potenziali rischi e benefici, oltre che indicare la posologia migliore per le tue esigenze. Per quanto riguarda le controindicazioni del riso rosso fermentato, è bene precisare che in molti casi alcuni dei sintomi si sono verificati a causa dell’assunzione di un dosaggio maggiore rispetto a quello consigliato oppure da parte di soggetti che in passato avevano già avuto reazioni avverse a farmaci a base di statine o, ancora, in pazienti che sono già in cura con altri medicinali statinici. In questo caso, perciò, se stavi pensando a come abbassare il colesterolo senza statine, il riso rosso fermentato potrebbe non essere la soluzione ideale per te. Premesso questo, gli effetti collaterali maggiormente ravvisati sono quelli a carico del fegato e dei muscoli. Nello specifico questo integratore può provocare l’innalzamento del livello di alcuni enzimi, come la creatinina fosfochinasi (CPK), e causare l’insorgenza di miopatie, ossia delle alterazioni nella struttura muscolare dando origine a dolori e, nei casi più gravi, provocare la rottura delle fibre dei muscoli. In alcuni pazienti, inoltre, si sono registrati anche disturbi gastrointestinali, reazioni cutanee e mal di testa. Infine, raramente è stato osservata un’azione tossica sui reni, dato che negli integratori a base di riso rosso fermentato è presente in minima parte la citrinina, una micotossina dal potenziale effetto tossico.

Come assumere il riso rosso fermentato

Alti livelli di colesterolo aumentano notevolmente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari che, come già detto, sono la prima causa di morte in Occidente. È dunque scontato dire che prevenire l’insorgenza di tali patologie è più che mai fondamentale, adottando un’alimentazione sana, seguendo uno stile di vita attivo ed evitando fumo e alcool. Quando però si riscontrano livelli di colesterolo superiori alla norma, è necessario intervenire quanto prima. Oltre a ribadire l’importanza di consultare un medico prima di intraprendere una cura, è bene valutare le diverse opzioni oggi possibili. Sicuramente, tra gli integratori per colesterolo il riso rosso fermentato è forse quello più indicato e, come già detto, meglio tollerato. Ma come assumerlo? E qual è il dosaggio giornaliero del riso rosso fermentato? Innanzitutto è bene che tu sappia che la terapia per la colesterolomia dura, in genere, per tutta la vita perché, di solito, quando si interrompe la cura i valori tendono a ritornare ai livelli precedenti in breve tempo. Anche per questo motivo, pur non essendo classificato come farmaco è assolutamente necessario assumere il riso rosso fermentato sotto stretto controllo medico. Inoltre, salvo diversa prescrizione del tuo curante, il riso rosso fermentato non va mai preso in concomitanza con altri farmaci a base di statine, in quanto la sua composizione lo rende un efficace sostituto e un sovradosaggio può portare ad effetti collaterali anche gravi. In commercio gli integratori di riso rosso fermentato si trovano in vendita sotto forma di capsule, compresse e tavolette, con un dosaggio differente e spesso combinati con altri ingredienti. In generale, però, il riso rosso fermentato in compresse (così come quello in capsule o in tavolette) contiene 10 mg di monacolina K, molecola che come abbiamo visto è responsabile dell’inibizione della sintesi del colesterolo. Tale dose è quella massima raccomandata per non incorrere in effetti collaterali e al tempo stesso garantire il giusto apporto di principio attivo necessario per ridurre i livelli di colesterolo. Per questo motivo solitamente viene consigliata l’assunzione di una sola capsula/tavoletta/compressa al giorno, indicazione che tuttavia può variare a seconda delle necessità del soggetto. Inoltre, sebbene non ci siano sostanziali differenze nell’assumere il riso rosso fermentato prima o dopo i pasti, come tutti gli integratori alimentari è buona norma prenderlo durante o subito dopo cena (o comunque uno dei pasti principali). Oltre a tutte le suddette precauzioni, sappi anche che l’uso di riso rosso fermentato è controindicato durante la gravidanza, l’allattamento e l’infanzia. Considerato il rischio di effetti collaterali, il medico dovrà porre particolare attenzione ai pazienti con disfunzioni epatiche e renali, oltre che a coloro stanno già assumendo altri farmaci, soprattutto quelli regolatori del metabolismo (come i medicinali ipolipidemizzanti) ma anche antibiotici, antivirali e ovviamente, quelli a base di statine.

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