- Elvira Russo
- 26 Ottobre 2017
Ampeloterapia o dieta dell’uva: il segreto per depurarsi si trova in un acino
Hai mai sentito parlare di ampeloterapia? Probabilmente no.
E di dieta dell’uva? Forse sì.
In realtà con questi due termini ci si riferisce alla stessa cosa, ossia a uno dei modi più in voga nell’ultimo periodo per depurare l’organismo e tornare in forma usando un unico alimento dalle straordinarie proprietà: l’uva, appunto.
In realtà, anche se se ne sente parlare da poco, l’uva come mezzo per depurarsi, riattivare le funzioni intestinali e ottenere un effetto ricostituente sull’organismo era conosciuto già dai romani.
Ma vediamo nello specifico in cosa consiste la cosiddetta “dieta dell’uva”.
Dieta dell’uva per dimagrire: come e per quanto tempo si deve seguire?
Come suggerisce il nome stesso, l’elemento principale di questa dieta per tornare in forma è costituito dai chicchi d’uva che vanno mangiati nel periodo successivo alla vendemmia (poiché è proprio alla fine dell’estate che il nostro corpo ha maggiore bisogno di disintossicarsi e questo frutto prezioso è al suo acme) per circa 3 giorni, in quantità che partono da 500 g. In alcuni casi, il medico può suggerire di proseguire questo tipo di alimentazione per una settimana, aumentando a mano a mano il quantitativo di uva da assumere, fino ad arrivare ai 2 kg.
Trattandosi di una vera e propria dieta, è assolutamente vietato il fai da te e ogni azione va intrapresa esclusivamente dopo aver ascoltato il parere del proprio medico, anche perché l’uva è un frutto molto zuccherino e le alte percentuali di fruttosio e glucosio che contiene possono causare problemi se si soffre di glicemia alta.
Uva nella dieta: fa ingrassare o dimagrire?
“L’uva fa ingrassare”. Tra amiche e in famiglia questa frase circola spesso. Ma, anche se i luoghi comuni hanno una base di verità,come spesso accade, vanno analizzati in profondità.
Proviamo a rispondere con l’aiuto di questa tabella nutrizionale.
Calorie dell’uva
100 g di uva contengono 60 kcal, 0,4 g di grassi, 17 g di carboidrati e 0,6 g di proteine.
E’ evidente che è un frutto abbastanza calorico ma, il fruttosio e il glucosio che contiene in grande quantità sono “zuccheri buoni” e, di sicuro, più salutari di quelli presenti in qualsiasi snack che troviamo in commercio. Come abbiamo ripetuto spesso, la moderazione è sempre un’ottima soluzione: mangiare l’uva a merenda è una buona abitudine per saziarsi (poiché contiene una grande quantità di acqua), assumere fibre, ferro, potassio e magnesio e… ringiovanire! Sì, hai letto bene. L’uva, infatti contiene un potente antiossidante, noto come resveratrolo.
Resveratrolo: cos’è e quali proprietà possiede.
Le bucce degli acini d’uva contengono polifenoli e, in particolare il resveratrolo, che è risultato efficace nel combattere i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Non solo, studi recenti hanno dimostrato come questa sostanza agisca sul metabolismo, velocizzandolo, migliori la circolazione sanguigna e abbia effetti positivi anche sul cosiddetto colesterolo cattivo (LDL).
Insomma, quest’autunno l’uva nella dieta non può proprio mancare!