- Elvira Russo
- 2 Aprile 2018
Piante adatte alla camera da letto: i consigli della NASA
Viviamo giornate sempre più frenetiche; siamo costantemente controllati da sveglie, scadenze, impegni; a volte tendiamo a dimenticarci di staccare la spina anche solo per un po’, fare un lungo respiro e… rallentare. Per questo, il tempo che dedichiamo al riposo, (dal momento che sembra sempre più ridotto) deve essere di qualità. Dormire è un’attività importantissima per la salute del nostro organismo: ci permette di rendere stabile la pressione del sangue, di rallentare le funzioni fisiologiche del corpo, di favorire la rigenerazione dei tessuti, di favorire le funzioni mnemoniche.
Insomma, assicurarci un sonno di qualità dopo una giornata piena di impegni è un dovere che abbiamo verso noi stessi. Per raggiungere questo obiettivo ci vengono in aiuto le piante: sì, le comuni piante d’appartamento ci possono aiutare a favorire un riposo di qualità.
Ora mi dirai: “ma le piante in camera da letto fanno male”. In realtà non è così; si tratta solo di una vecchia (e falsa) credenza, smentita addirittura da uno studio della NASA svolto nell’ambito di una ricerca effettuata per capire in che modo migliorare l’aria all’interno delle stazioni spaziali.
Secondo questo studio, anche l’aria delle nostre case contiene alcuni elementi nocivi che possono essere neutralizzati fino all’85% grazie alla presenza di determinati tipi di piante.
In particolare, tra le sostanze dannose che respiriamo quotidianamente, oggetto di questa ricerca, ci sono:
- Formaldeide: una sostanza che può provocare allergia, asma, reazioni cutanee e che si trova nei mobili di truciolato, nelle sigarette, nei tappeti e persino nelle stoviglie di plastica.
- Tricloroetilene: questa sostanza si trova principalmente nelle vernici e nelle cartucce per stampanti ed è potenzialmente molto dannosa per l’organismo perché, se inalata, può arrecare danni al fegato, ai reni e agli occhi.
- Benzene: presente soprattutto nelle sigarette, nei detersivi e nelle vernici, questa sostanza nociva fa abbassare la pressione sanguigna, può provocare difficoltà respiratorie, è potenzialmente cancerogena.
- Ammoniaca: ancora una volta, sono le sigarette a contenere questa sostanza che può provocare irritazioni a gola e polmoni, tosse e dolori al petto.
- Xilene: principale responsabile di irritazioni cutanee, all’apparato respiratorio e agli occhi, questo elemento si trova in molti prodotti in plastica, vernici, colla e sigarette.
In realtà, nell’aria che respiriamo ogni giorno si annidano anche altri nemici invisibili che possono essere contrastati proprio grazie all’utilizzo delle piante. Vediamo insieme quali sono le piante che purificano l’aria in camera da letto secondo la NASA.
Piante da poter tenere in camera da letto
Oltre a rendere l’ambiente in cui riposiamo più rilassante dal punto di vista visivo, le piante in camera da letto hanno il potere di pulire l’aria, assorbendo le sostanze nocive e rilasciando ossigeno: in pratica, funzionano come dei veri e propri purificatori d’aria naturali al 100%. Quindi, non tenere piante in camera da letto è solo un falso mito dovuto al fatto che le piante di notte producono anidride carbonica. In realtà, la quantità prodotta è davvero trascurabile e comunque non paragonabile con i benefici che otterresti arredando la camera da letto con le piante. Stando sempre ai risultati della ricerca condotta dalla NASA ecco le piante che ti aiutano a migliorare la qualità dell’aria e, di conseguenza, a riposare meglio.
- Areca (Nome scientifico: dypsis lutescens)
Queste piante sono davvero bellissime: le lunghe foglie riescono a decorare perfettamente anche un angolo spoglio. È tra le prime ad essere citate tra le piante adatte in camera da letto perché filtrano benzene, tricloroetilene e formaldeide, soprattutto se posizionate vicino i mobili verniciati. Ideali anche in caso di raffreddori frequenti poiché rilasciano nell’aria una quantità di umidità tale da favorire la respirazione. Di origine tropicale, questo tipo di pianta ama le zone luminose ma non la luce diretta del sole; le annaffiature devono essere regolari ma non eccessive (il terreno non deve essere inzuppato); non è tossica né per i cani né per i gatti.
- Aloe Vera
Tra le piante grasse in camera da letto l’Aloe Vera occupa un posto d’onore. Ha il potere di rilasciare ossigeno per tutta la notte e di assorbire benzene e formaldeide. Inoltre, è davvero facile da curare perché non necessita di attenzioni particolari. Attenzione però a cani e gatti perché questa pianta è tossica per loro.
- Edera (nome scientifico Hedera helix)
Estremamente decorativa e facile da coltivare, questa pianta elimina efficacemente muffe, tricloroetilene, formaldeide, benzene e monossido di carbonio; inoltre, si adatta anche agli ambienti poco luminosi. Quindi, se si soffre di allergie, ti conviene farne una scorta e, magari, utilizzarle per decorare le mensole visto che tendono a scendere verso il basso e che sono tossiche per cani e gatti.
- Gerbera
Tricloroetilene, benzene e formaldeide sono le sostanze che queste piante dai fiori grandi e colorati, prodotti tra la primavera e l’autunno, riescono a eliminare. Non risultano tossiche né per i cani né per i gatti, quindi, via libera alle gerbere anche se hai un amico peloso in casa.
- Sanseveria (o pianta del serpente)
Emana ossigeno per tutta la notte; filtra la formaldeide, il tricloroetilene e il benzene; assorbe anche l’elettrosmog prodotto dai cellulari e dai computer; è facile da coltivare; le sue foglie verde brillante sono bellissime! Ti servono altri motivi per convincerti a posizionare una sanseveria in camera da letto? Occhio però a cani e gatti che potrebbero mangiarne le foglie, che per loro risultano tossiche.
- Anthurium
Assorbono l’elettrosmog, il toluene, lo xilene, la formaldeide e l’ammoniaca rendendo l’aria pulita e idratata. Inoltre, sono di certo tra le piante da appartamento più eleganti. Tossica però per cani e gatti.
- Pothos
Anche il pothos, la più comune tra le piante d’appartamento, è una pianta velenosa per gli amici a 4 zampe. Ma i suoi benefici sull’aria che respiriamo sono innegabili: riesce, infatti, a purificare l’ambiente da benzene e formaldeide, resistendo anche negli ambienti poco luminosi.
- Spatifillo
Riesce a purificare l’aria da tutte le tossine oggetto dello studio della NASA, aumentando la percentuale di umidità: situazione ideale se si soffre di allergia, gola secca e sinusite. Va posizionata in una zona luminosa ma lontana dai raggi diretti del sole. In particolare, messa vicino agli infissi e ai mobili aiuta ad assorbire le sostanze potenzialmente nocive emesse dalle vernici.
- Felce
Bella, decorativa, di gran tendenza: la felce in camera da letto arreda e fa bene alla salute! Formaldeide, monossido di carbonio e xilene sono le sostanze che riesce a filtrare. Poiché vuole umidità, è perfetta per le camere da letto con bagno annesso.