Primo trimestre di gravidanza: sintomi e crescita del feto settimana per settimana |
Secondo trimestre di gravidanza: i mesi più belli |
Terzo trimestre di gravidanza: tra attesa e paure |
In questo articolo, che è un approfondimento del “Calendario degli esami in gravidanza settimana per settimana” – nel quale spieghiamo quali sono gli esami ematochimici da praticare e cosa si evince da quelli strumentali (es. Ecografia strutturale, Translucenza nucale etc…) – vogliamo parlarti di cosa avviene al tuo corpo nell’arco dei 9 mesi di gravidanza. Non solo al tuo corpo “visibile”, ma anche ciò che si sta sviluppando dentro di te, che ora non puoi vedere ma che, in breve, si trasformerà nella più stupefacente meraviglia dell’universo: la creazione di una nuova vita.
Primo trimestre di gravidanza: sintomi e crescita del feto settimana per settimana
Ti sei mai soffermata su questo pensiero? Non darlo mai per scontato. È un miracolo tutto al femminile sentire nascere e crescere una creatura dentro sé: per arrivare a far nascere un bambino, la donna deve dare tutta se stessa. Il suo sangue, la sua forza, l’accettazione di un cambiamento radicale di tutta la sua vita.
Come avviene quindi questo evento meraviglioso? Cosa succede al tuo corpo in gravidanza, dal momento in cui scopri di aspettare un bambino? Quali mutamenti insorgono nella tua psiche? Come cresce il bambino?
Primi giorni di gravidanza: sintomi più comuni
Può capitare che, ancora prima di avere la certezza di una gravidanza, nella prima settimana dopo il concepimento, quindi, quando avviene l’impianto dell’embrione, tu possa avere delle piccole perdite di sangue rosa o rosso vivo, denominate, appunto, perdite da impianto. Questo fenomeno è dovuto all’embrione che si impianta nell’utero ed è uno dei sintomi del concepimento avvenuto. Spesso si confondono queste perdite anomale come un inizio anticipato delle mestruazioni.
Altri sintomi da concepimento possono ricondursi al maggior stimolo di urinare, a volte alla sensazione di seno e addome gonfio, a problemi intestinali, come la stitichezza.
Tra i primissimi sintomi di gravidanza ricordiamo che anche l’umore subisce sbalzi improvvisi. Si può passare rapidamente da momenti di serenità e di allegria ad altri di nervosismo ingiustificato, tristezza, ansia. Sono gli sconvolgimenti ormonali che iniziano ad esercitare la loro influenza, prima ancora di sapere che questi sono i primi sintomi gravidici.
Sintomi dei primi mesi di gravidanza
In questa fase, i cambiamenti esteriori sono davvero minimi. Tra i primi sintomi di una gravidanza, potresti avvertire una tensione mammaria e notare che il tuo seno appare più turgido, la pelle più distesa e luminosa. L’addome è ancora quasi piatto, anche se in alcune donne si può notare una pancia gonfia, più pronunciata del solito. Quello che inizia a modificarsi è la necessità di urinare spesso, dovuta alla maggiore irrorazione sanguigna del bacino, il senso di stanchezza, il bisogno di dormire più a lungo, anche durante il giorno. È l’organismo che sta iniziando a raccogliere le energie necessarie a portare a termine il compito che l’attende. In questi primi mesi si può modificare il gusto e divenire molto sensibili agli odori. In alcuni casi possono insorgere disturbi come mal di testa, nausea e vertigini, a volte vomito, spesso si ha la sensazione di sentire le gambe pesanti.
Anche dal punto di vista emozionale potresti avvertire dei mutamenti. Trascorso il primo momento di gioia e la sensazione di trionfo, iniziano a manifestarsi i primi dubbi, le prime paure: nel primo trimestre l’ansia è una sensazione molto comune.
Sarà importante, in questo periodo, la partecipazione affettuosa e comprensiva del partner e di tutta la famiglia. Occorre comprendere che, nonostante la felicità di aspettare un figlio, in una donna affiorano mille pensieri e timori. È una strada senza ritorno, senza possibilità di ripensamenti. È una vita che cambia. Abitudini, routine, priorità: tutto si viene a modificare. Si dovranno affrontare problemi mai evidenziati prima. Bisognerà iniziare a pensare in termini di “noi” e non più di “io”. Non è facile. Ed è per questo motivo che il supporto di chi le è vicino è fondamentale.
Durante la quarta settimana di gravidanza iniziano cambiamenti anche nel volume sanguigno (volemia), poiché il cuore inizia ad abituarsi a pompare quantità maggiori di sangue in vista dello sviluppo del feto. Questo significa che tra i sintomi del primo mese di gravidanza può esserci tachicardia o, al contrario, un abbassamento della pressione arteriosa, con senso di vertigini, a volte svenimenti.
Dalla settima settimana di gravidanza, con l’aumento esponenziale dell’ormone Beta hCG, i sintomi si intensificano. In particolare, le nausee mattutine, ma che possono presentarsi anche durante tutto l’arco della giornata, il senso di pesantezza alle gambe, la spossatezza, spesso l’insonnia.
Si possono evidenziare perdite vaginali. Se sono troppo abbondanti e non sono chiare, è bene rivolgersi al medico.
Per contrastare le nausee molto frequenti durante la settima settimana, è consigliabile assumere piccoli spuntini nell’arco della giornata, preferibilmente, con alimenti secchi.
A otto settimane di gravidanza, l’utero si espande e si possono avvertire leggere contrazioni, che non devono fare preoccupare. Sono gli organi interni che si spostano per fare spazio al feto, il seno si ingrossa e sull’areola è possibile individuare dei piccoli puntini bianchi, i cosiddetti Tubercoli di Montgomery, delle ghiandole da cui può secernere un liquido giallastro.
Anche il sangue aumenta notevolmente il suo volume, per cui non è raro che dagli esami si evidenzi un’anemia fisiologica dovuta alla maggiore diluizione dei globuli rossi. Nulla di grave, che il medico non possa gestire con prescrizioni adeguate.
Durante la decima settimana di gravidanza il peso aumenta, e si può avvertire un senso di stanchezza fisica e mentale.
I disturbi come nausea e vertigini possono intensificarsi, anche se sono in fase decrescente. È importante, in questo periodo, prendersi cura di sé, bere molta acqua, assumere vitamine e sali minerali. Fai moderata attività fisica, senza rinunciare a ciò che ti fa stare bene, in quanto, in questo periodo, la tempesta ormonale che si scatena, può riflettersi sul tuo umore.
Può avvenire in questo primo trimestre di gravidanza, che il desiderio sessuale si manifesti a fasi alterne: periodi in cui non desideri contatti ravvicinati, intervallati da altri in cui, invece, l’appetito sessuale sembra raddoppiare.
È del tutto normale. E sta alla sensibilità del compagno capire e assecondare queste sensazioni. A meno che non vi sia il rischio di una minaccia d’aborto, fare l’amore non è mai sconsigliato nell’arco dell’intera gravidanza.
Con la dodicesima settimana di gestazione si conclude il primo trimestre di gravidanza.
L’ormone Beta hCG diminuisce e, con esso, diminuiscono anche le nausee. Sull’addome che inizia a ingrossare e a essere evidente, può comparire la “linea alba” (o linea nigra), una sottile striscia di peluria che va dall’ombelico al pube.
La crescita del feto settimana per settimana durante i primi tre mesi
All’inizio della gravidanza, dopo la fecondazione dell’ovulo, le cellule della blastocisti che si è annidata nell’endometrio iniziano il processo di divisione: una parte di queste cellule formerà il feto, l’altra parte, invece, andrà a formare la placenta che lo avvolgerà durante le 40 settimane di gestazione. Il sacco gestazionale si potrebbe già evidenziare con un’ecografia trans-vaginale, come pure si può vedere il sacco vitellino, che nutre l’embrione fino alla completa formazione della placenta: nel corso della quarta settimana si completa la formazione dei villi coriali.
Alla sesta settimana di gestazione, l’embrione, che misura circa 5 mm, è già visibile mediante un’ecografia trans-vaginale. Il suo cuore batte con regolarità, anche se non è ancora possibile sentirlo, il sangue comincia a circolare, si formano il fegato, il pancreas, lo stomaco e i polmoni. Si possono già intravedere gli arti superiori e inferiori. È il periodo in cui si sta chiudendo il tubo neurale da cui avrà origine il sistema nervoso.
Durante la settima settimana, il feto misura circa 1 cm. Prende forma l’apparato genitale, anche se non è ancora possibile riconoscere il sesso. Si formano gli abbozzi degli occhi.
L’ottava settimana di gestazione segna un momento importante: il processo di ossificazione del feto si va consolidando, ecograficamente è possibile individuare e contare le dita dei piedini e il feto inizia a “nuotare” nell’utero materno.
Alla nona settimana di gestazione il sesso del feto è ormai chiaro. Le gonadi si sono trasformate in ovaie se è di sesso femminile o in testicoli se invece è un maschio. La lunghezza è stimata intorno ai 2,5 cm e pesa circa 1 grammo. Gli occhi sono del tutto formati.
Arrivati alla decima settimana di gestazione, il feto misura circa 3 o 4 cm. Si iniziano a formare i padiglioni auricolari e finalmente la mamma può ascoltare il battito del cuore del suo bambino. I testicoli nel feto maschio, iniziano già a produrre testosterone.
Trascorsi i fatidici tre mesi, il rischio di aborto spontaneo si riduce drasticamente. Il feto è lungo circa 5 cm e il suo peso è stimato intorno ai 15 grammi. Le cellule cerebrali si riproducono velocemente, e gli organi interni sono quasi del tutto formati e funzionanti. Il suo senso olfattivo si sviluppa e i movimenti all’interno dell’utero si fanno più articolati anche se difficilmente la mamma riesce già ad avvertirli.
Alimentazione in gravidanza: cosa mangiare e cibi vietati
Abbiamo già accennato come, in questo periodo si possono avere modificazioni del gusto e dell’olfatto. Ciò che prima ti piaceva tanto, potrebbe non essere più appetibile oppure, al contrario, cibi che non gradivi ora potrebbero piacerti molto. Si può avvertire fastidio a odori particolarmente intensi, come profumi o aromi di cibo.
È importante in questo periodo curare attentamente l’alimentazione.
L’alimentazione gioca sempre un ruolo importante. Non è necessario “mangiare per due”, ma è fondamentale evitare quei cibi troppo grassi o zuccherini che non giovano alla salute di mamma e bambino.
Cosa è consigliabile mangiare in questo primo trimestre? Tutto ciò che contiene acido folico, elemento fondamentale per evitare malformazioni del neonato, a volte anche gravi come la spina bifida o anencefalia.
I folati sono richiesti per la formazione del DNA del bambino ma una carenza di folati, di ferro o vitamine può provocare anche nella mamma disturbi come la caduta eccessiva dei capelli, l’erosione dello smalto dei denti, e la diminuzione della cheratina delle unghie.
Gli alimenti ricchi di acido folico sono le verdure a foglia verde come gli spinaci, i broccoli e la lattuga romana. Altre verdure sono cavoli, patate e cavolfiori. Anche i legumi sono consigliati, in particolare fagioli, lenticchie, ceci e farro.
Per la frutta prediligi gli agrumi, i kiwi e gli avocado.
Cosa evitare? Insaccati, pesce crudo, carne rossa poco cotta, frutti di mare, verdura o insalata non perfettamente lavata. E, naturalmente, abolire completamente il fumo, diminuire le dosi di caffeina e le bevande gassate. Si dovrebbe anche evitare di bere superalcolici. Un bicchiere di vino ai pasti, però, è consentito.
Ricordarsi sempre di bere molta acqua, di fare attività fisica che giova al corpo e allo spirito. È consigliabile nuotare, passeggiare, fare yoga. Queste attività non solo aiutano il fisico a restare tonico e in forma, ma, rilasciando endorfine, sono un valido aiuto psicologico contro gli stati ansiosi.
Secondo trimestre di gravidanza: i mesi più belli
Questo è, forse, il periodo più bello e tranquillo da vivere. La pancia inizia a vedersi in maniera sempre più evidente e tu provi un certo orgoglio a mostrare al mondo il piccolo miracolo che sta avvenendo dentro di te. Vediamo insieme, nello specifico, cosa accade al tuo corpo in questi mesi e come sta crescendo il tuo piccolo.
Sintomi del secondo trimestre di gravidanza
Generalmente, trascorsi i primi tre mesi, il rischio di un aborto spontaneo diminuisce drasticamente, le nausee scompaiono quasi del tutto, anche se in alcuni casi, possono persistere per tutta la gravidanza. Ma questa è una sintomatologia che viene definita “iperemesi gravidica” e che deve necessariamente essere valutata e monitorata dal ginecologo. Anche il senso di spossatezza scompare e dovresti sentirti più forte, bella, piena di energia. Questa sensazione di benessere si traduce nel desiderio di fare attività fisica, come passeggiare, nuotare, frequentare corsi di pilates o di yoga.
Anche il desiderio sessuale sembra tornare più forte di prima. Il maggior afflusso di sangue a livello del bacino, il seno rigoglioso, la pelle luminosa ti fanno sentire al culmine della femminilità.
Dal quarto mese, puoi iniziare ad avvertire i primi movimenti del feto. All’inizio, sono quasi impercettibili, paragonabili a uno sfarfallio nella pancia, tanto che in un primo momento li puoi confondere con la peristalsi intestinale. Quando questi movimenti si fanno via via più presenti, inevitabilmente, prenderai sempre più consapevolezza della nuova vita che è annidata dentro di te. Inizia allora quel dialogo intimo tra mamma e bambino, fatto di carezze sulla pancia, di parole dolci a cui è importante fare partecipare anche il papà.
Ricordiamoci sempre, che il bambino avverte queste sensazioni che contribuiscono alla sua crescita serena.
In questo periodo, fai attenzione a non contrarre infezioni vaginali, che possono essere causa di patologie fetali e mettere a rischio sia la stessa gravidanza che la salute del bambino una volta nato.
Cura, quindi, attentamente l’igiene intima e consulta il ginecologo in caso di dubbio di avere contratto un’infezione. Un tampone vaginale può essere prescritto per escludere o confermare questo sospetto.
Alla 16° settimana di gravidanza si ha un aumento della fragilità capillare. Questa può tradursi in perdite di sangue dal naso. Se non si tratta di un’emorragia non è il caso di consultare il medico. È sufficiente porre un po’ di ghiaccio alla radice del naso per bloccare queste perdite.
La pelle dell’addome inizia a tirare e possono comparire le prime smagliature. Sono molto utili i massaggi con creme e/o oli idratanti.
Dalla 17° alla 18° settimana di gravidanza qualcosa inizia a cambiare: il peso della pancia che, naturalmente, è ingrossata, può provocare dolori alla schiena e difficoltà a trovare la giusta posizione per dormire.
In questo periodo, può essere utile avvalersi dell’uso di cuscini, da posizionare nel modo in cui si prova maggior sollievo. Sotto le ginocchia o lateralmente, a sostenere il peso della pancia.
La pressione sanguigna va tenuta costantemente sotto controllo, perché è facile avere sbalzi di pressione. Se troppo bassa, può provocare vertigini e svenimenti, se alta, va controllato il dosaggio delle albumine nelle urine.
L’utero ingrossato, non solo preme sul diaframma causando qualche difficoltà respiratoria, ma può causare anche disturbi gastrointestinali come mal di stomaco, acidità, stitichezza.
Se non vi sono controindicazioni, continuare ad esercitare una regolare attività fisica.
La pelle, soprattutto quella dell’addome dei fianchi appare particolarmente secca: può essere utile fare dei bagni rilassanti con l’ausilio di oli dermatologici specifici e massaggiare delicatamente con creme idratanti.
Ci stiamo avvicinando al termine del secondo trimestre di gravidanza.
La 19° e la 20° settimana di gestazione sono caratterizzate dalla variabilità. Ogni gravidanza è diversa da donna a donna: c’è chi si sente piena d’energie dovute alla produzione di ormoni, chi invece avverte maggiormente la stanchezza, la sensazione di gambe gonfie, di difficoltà respiratorie. Queste sensazioni sono causate dalla pressione dell’utero sul diaframma, e dal maggior lavoro a cui sono sottoposti polmoni e cuore.
L’addome diventa sempre più evidente, l’ombelico può sporgere eccessivamente e la linea nigra, manifestarsi in maniera più visibile.
Aumenta lo stimolo ad urinare e può anche capitare di avere piccole perdite di urina, in quanto l’utero, se in alto preme sul diaframma, in basso comprime la vescica.
Può essere utile, su consiglio del medico curante, iniziare ad effettuare alcuni esercizi specifici per aumentare il tono muscolare della vescica.
A 22 settimane di gravidanza stiamo per entrare nel 6° mese di gravidanza. Il peso è aumentato ed è da tenere sotto controllo, così come la pressione arteriosa, che in ogni caso, andrebbe monitorata spesso, onde evitare la comparsa di sintomi preoccupanti che possano far temere l’insorgere di una pre-eclampsia. È consigliabile, in questa fase, l’apporto di vitamine, ferro, acido folico e soprattutto calcio. Infatti, è il periodo in cui la carenza di questo elemento può causare problemi ai denti, alle gengive e alle unghie.
Anche i capelli possono diventare più fragili.
A 23 settimane, siamo entrate definitivamente nel 6 mese.
Il bambino, che non chiameremo più feto, aumenta di peso e tu potresti avvertire delle contrazioni uterine.
Queste non devono suscitare preoccupazione. Sono “false contrazioni” clinicamente conosciute come “Contrazioni di Braxton-Hicks”. Non tutte le donne le avvertono, ma nel caso, tieni presente che passeranno da sole senza incidere minimamente sulla gravidanza. Consulta il ginecologo solo nel caso in cui si manifestino ritmiche e frequenti.
Tra gli integratori contenenti vitamine e sali minerali sarà bene aggiungere il magnesio che aiuta a prevenire i crampi ed è di supporto anche per le insonnie.
Ricordatevi sempre di massaggiare delicatamente l’addome con olio di mandorle dolci, o creme specifiche per prevenire le smagliature.
Il secondo trimestre di gravidanza è terminato.
Come cresce il feto durante il secondo trimestre di gravidanza
Il bambino, alla quindicesima settimana, inizia a succhiarsi il pollice, a sbadigliare, le sue orecchie funzionano e lui può udire i suoni e i rumori provenienti dall’esterno. Le palpebre si sono formate, così come le ciglia e le sopracciglia. Inizia a svilupparsi la struttura del cuoio capelluto ed alcuni feti mostrano già i primi capelli.
Alla sedicesima settimana, il feto pesa intorno ai 100 grammi e con l’ecografia si può notare come apre e chiude le manine.
Tra la diciassettesima e la diciottesima settimana, il feto ha raggiunto il peso di 200 grammi, e l’apparato scheletrico si sta irrobustendo.
Tra la diciannovesima e la ventesima settimana di gestazione, il feto pesa circa 250 grammi. Il suo cervello continua a crescere, i cinque sensi sono quasi del tutto già attivi, avverte distintamente i suoni provenienti dall’esterno, il tocco delle mani della mamma sulla pancia, il sapore del liquido amniotico. Dietro le palpebre ancora chiuse, gli occhi si muovono e ruotano.
Il corpo si riveste di una sottile peluria che serve a proteggerlo dal contatto con il liquido amniotico in cui è immerso.
Il cuore batte velocemente, i suoi movimenti sono avvertibili facilmente, tanto da consentire alla mamma di accorgersi dei periodi in cui il piccolo dorme.
Se è di sesso femminile, inizia a produrre gli ovuli.
A 22 settimane di gravidanza il feto intanto, continua beatamente a crescere sia nel peso e sia in lunghezza, cullato nel liquido amniotico. Dorme diverse ore al giorno, ma in quelle quattro, cinque ore in cui è sveglio, scalcia con energia e si muove in continuazione.
A 23 settimane di gravidanza, il peso del bimbo si aggira intorno ai 500 grammi e continuerà a crescere raddoppiando anche il peso in pochi giorni. Ha in tutto e per tutto l’aspetto di un bimbo, sebbene in miniatura. Nelle ore in cui non dorme, beve molto liquido amniotico che lo nutre e lo disseta.
Dalla ventiquattresima alla ventiseiesima settimana di gravidanza, il bimbo ormai riesce a distinguere la voce della mamma, inizia a perdere la lanuggine scura, il processo di ossificazione procede spedito.
Secondo trimestre di gravidanza: alimentazione consigliata
In questo periodo è importante l’apporto di vitamine e sali minerali. Anche l’alimentazione è importante, al fine di evitare alcune infezioni batteriche come la toxoplasmosi, la salmonella e la Listeria monocytogenes che si trasmettono al feto.
Occorre, quindi, evitare alcuni cibi e bevande che possono provocare queste infezioni.
In particolare, il pesce crudo, i frutti di mare, la carne al sangue, gli insaccati, le uova crude e alcuni formaggi non stagionati come il gorgonzola, il camembert, il brie.
Il pesce crudo può essere contaminato dalla Listeria, le carni poco cotte, così come la verdura e le insalate non lavate perfettamente possono trasmettere la Toxoplasmosi, le uova crude e le preparazioni che ne derivano come dolci, creme, panna o gelati sono serbatoi per lo sviluppo della Salmonellosi.
Tra le bevande è vietato il consumo di latte non pastorizzato e di alcol.
Spendiamo due parole di più sulle bevande alcoliche in quanto esiste una vera e propria patologia denominata “sindrome alcolico-fetale” che provoca gravi disturbi per il feto.
Terzo trimestre di gravidanza: tra attesa e paure
E siamo quindi giunte all’ultimo trimestre di gravidanza. Il più importante. Sono i mesi in cui vivrai emozioni contrastanti e dovrai assecondare il tuo corpo, rallentando i ritmi e concedendoti delle pause.
Terzo trimestre di gravidanza: sintomi prima del parto
Ciò che maggiormente potresti avvertire sono problemi gastrointestinali, difficoltà a dormire, crampi notturni.
È bene tenere il peso sotto controllo, non solo per limitare questi disturbi, ma anche in vista dell’approssimarsi del parto.
È consigliabile, in questo periodo, iniziare a frequentare dei corsi di preparazione al parto.
È anche opportuno ripetere tutti gli esami infettivologici come il complesso TORCH, i test per i virus dell’ HIV, dell’ HBsAG, un tampone rettale, per escludere la contaminazione da Salmonella e Shigella, e un tampone vaginale per escludere la presenza dello Streptococco Beta Emolitico. Quest’ultimo, è altamente contagioso, soprattutto nelle donne che partoriscono spontaneamente. Scoprire in tempo la presenza di questo batterio, che facilmente si innesta nel canale vaginale, permette al ginecologo di curare tempestivamente l’infezione.
È importante anche effettuare una Flussimetria delle arterie uterine: questa ci permette di verificare la circolazione sanguigna soprattutto in merito alla crescita fetale.
A 28 settimane di gravidanza il seno inizia a produrre il colostro, sostanza indispensabile per trasmettere anticorpi al neonato, rinforzare le sue difese immunitarie e infine per nutrirlo prima della montata lattea.
A 30 settimane di gestazione si entra nell’ottavo mese.
Potresti avvertire particolarmente il mal di schiena a causa del peso dell’addome che ti costringe in una postura non naturale. Possono inoltre accentuarsi i disturbi legati al tratto gastrointestinale, come la stitichezza e la comparsa conseguente di emorroidi a causa della maggiore pressione dell’utero e del feto sulle vene rettali. Il consiglio è quello di mangiare alimenti ricchi di fibre e bere molta acqua.
Anche il sonno ne risente, in quanto è sempre più difficile trovare la posizione giusta per poter riposare.
Per migliorare il mal di schiena dovuto ai problemi posturali si possono effettuare alcuni esercizi, sempre però con l’avallo del ginecologo.
A 32 settimane il termine della gravidanza si avvicina: avverti sempre di più la stanchezza e senti la necessità di riposare il più possibile.
È il momento di iniziare a parlare con il ginecologo e con l’anestesista della modalità del parto.
In genere, le future mamme chiedono soprattutto di essere rassicurate in merito al dolore del travaglio e del parto, di un’eventuale episiotomia, e dei punti nella zona intima.
Oggi, pratiche come l’episiotomia non sono più la routine, ma viene eseguita solo in rare e necessarie occasioni; gli eventuali punti si rimarginano senza lasciare tracce; per evitare il dolore del travaglio e del parto l’anestesista può proporre la “partoanalgesia”, che consiste in un’anestesia epidurale che permette di avvertire le spinte, senza provare dolore.
In ogni caso, ogni gravidanza è diversa dall’altra. E ogni donna ha una soglia del dolore diversa da un’altra donna. I corsi pre-parto, che insegnano anche le tecniche di rilassamento e di respirazione, possono essere un valido aiuto per affrontare un parto del tutto naturale, non medicalizzato.
Dalla 35 settimana si entra finalmente nell’ultimo mese di gestazione e inizierai ad avvertire i sintomi di avvicinamento parto. Nove mesi sono trascorsi in un lampo, ma quest’ultimo mese sembrerà non finire mai…
Dalla 37° settimana fino alla 40° ogni momento è buono per entrare in travaglio.
Ovviamente, più tempo il bimbo rimane nell’utero materno più ha possibilità di crescere e di non avere problemi alla nascita.
Potresti avvertire maggiormente le contrazioni uterine di preparazione al parto. Questa fase è detta “prodromica”: non sono le contrazioni del parto, ma “preparano” l’utero al compito che l’attende.
Può capitare anche di perdere il “tappo mucoso”. Se non è accompagnato da perdite di sangue non bisogna preoccuparsi eccessivamente.
Laddove invece si dovesse verificare la “rottura delle acque” è il caso di recarsi in ospedale.
Anche le “vere” contrazioni sono facilmente riconoscibili. Si presentano a intervalli regolari, aumentano di intensità e l’addome si indurisce. È iniziata la fase di dilatazione.
La cervice (il collo dell’utero) si ammorbidisce fino a scomparire del tutto con il progressivo aumento della dilatazione.
Se le contrazioni non sono ancora troppo ravvicinate e il sacco amniotico è integro, si può anche attendere prima di correre in ospedale. Nel caso in cui, le contrazioni si presentano ravvicinate (ogni 5 minuti) e s’intensifica la sensazione dolorosa, non aspettate.
È arrivato il momento di prendere la borsa che avrete già preparato e prepararvi ad affrontare il compito più difficile ma anche il più bello che abbiate mai vissuto.
In questo periodo, prima dell’inizio del travaglio,vivrai di ansie e paure. È perfettamente normale. È l’ignoto. È qualcosa a cui non si può sottrarre.
In queste settimane, il ginecologo terrà sotto stretto controllo la situazione. Valuterà ecograficamente la posizione del feto, la quantità di liquido amniotico, la posizione della placenta.
Anche il tracciato cardiotocografico dovrà essere effettuato frequentemente (almeno una volta la settimana). Con questo esame si verifica il battito cardiaco del bambino e le contrazioni uterine.
Nel caso in cui uno di questi parametri non rientri nei limiti della norma, si procederà con un Taglio Cesareo.
Crescita del bambino negli ultimi mesi di gravidanza
A 27 settimane di gestazione il bimbo avverte i suoni. Quelli familiari, come le voci della mamma e del papà, ma anche i rumori provenienti dall’esterno. Quelli troppo forti possono dargli fastidio. In questa fase il bimbo inizia a sognare. Cosa non lo sapremo mai ma, probabilmente, saranno sogni legati agli stimoli esterni che percepisce. Riesce a distinguere la luce, sia pure attutita che filtra dall’utero. Ha raggiunto un peso di circa 800 grammi fino a 1 chilo, e la sua lunghezza è intorno ai 35 centimetri.
Può già posizionarsi in posizione cefalica (e cioè con la testa rivolta verso il basso), ma i suoi movimenti sono continui e visibili anche dall’esterno con improvvisi rigonfiamenti sulla pancia della mamma.
Il corpo, per difendersi dal contatto continuo con il liquido amniotico, si riveste da quella che viene chiamata “vernice caseosa”. Questa altro non è che una sostanza grassa che talvolta, può essere riscontrata anche alla nascita, soprattutto in caso di parti pretermine, o di immaturità fetale.
Scomparirà a breve in pochi giorni dopo la nascita.
A 32 settimane, il bimbo ormai ha sviluppato tutti i cinque sensi. Apre e chiude gli occhi, sente le voci, i rumori troppo forti lo fanno sussultare, con le mani tocca la parete uterina, si mette il pollice in bocca per succhiarlo. I suoi movimenti sono sempre più intensi, nonostante gli spazi intorno a lui si siano ridotti. Urina spesso nel liquido amniotico. Il suo peso dovrebbe avere raggiunto circa il chilo e mezzo.
A 34 settimane di gestazione il bimbo è ormai nella fase in cui la sopravvivenza a un parto prematuro non è più problematica. I suoi polmoni sono sviluppati e questo gli consentirebbe di respirare autonomamente.
A 40 settimane il bambino pesa circa 3 chili più o meno. Misura dai 50 ai 52 centimetri di lunghezza. È completamente formato ed è pronto ad affrontare la sua prima prova.
Nascere.
Benvenuto nel mondo piccolo uomo o piccola donna!
Insieme alla tua mamma avete fatto un viaggio bellissimo. E ora finalmente è arrivato il momento di tornare a casa. Insieme.